È Giugno e l’orto finalmente ricomincia a tornare in piena efficienza, con i suoi raccolti e la crescita delle piantine che velocemente arriveranno sulla tavola. Questo è finalmente il momento di godersi le proprie verdure, i frutti e, per chi di orto ne ha una adeguata superficie, a provare l’autosufficienza.
L’app Tomappo ha proprio questo scopo: aiutare i neofiti nella migliore programmazione possibile per raggiungere la massima produttività e autosufficienza. Certamente un’applicazione da sola non è sufficiente, ma allora ecco che, come ormai d’abitudine, pubblichiamo il post del mese su cosa seminare e raccogliere, scegliendo la luna giusta per ogni ortaggio. Il lavoro di questo mese sarà comunque massacrante: le piogge portano a nuova crescita di infestanti e il calore del sole le spinge a crescere più velocemente con la conseguenza di dover zappare con sempre maggiore vigore e costanza. In questo mese i sarchi sono sicuramente molto lucidi per l’uso frequente.
Giugno ha i suoi proverbi, quello che mi sembra più significativo è questo: Giugno la falce in pugno.
In molte regioni italiane del centro sud è tempo di iniziare la messe dei cereali. Ma è anche momento di fienagione soprattutto in montagna. Il taglio dell’erba dei primi giorni di questo mese è il migliore da utilizzare per le pacciamature perché ancora privo di semi germinabili. Quindi se avete del prato da tagliare raccogliete l’erba e usatela sia per coprire la terra sia per concimare interrandola. Niente semi, niente germogli di piante infestanti. Cosa che succede invece con la paglia dei cereali.
Dall’andamento di questo mese, che non dimentichiamo contiene il solstizio d’estate, dipendono la lunghezza delle spighe del frumento e la dimensione delle patate. Per ora sembra prospettarsi un Giugno fresco e variabile.
Lavori nell’orto
Semina orto
- In luna crescente
In seminiera all’aperto: cavolfiore.
All’aperto in campo: carota, fagiolo e fagiolino nano, zucchino, basilico, prezzemolo, cicoria selvatica, mais dolce. Entro la prima metà del mese: cardo, fagiolo e fagiolino rampicante.
- In luna calante
In seminiera all’aperto: radicchio (di Chioggia e pan di zucchero), cavolo cappuccio autunnale, cavolo verza, cavolo rapa, finocchio, sedano, lattuga cappuccio estiva, porro, indivia riccia, scarola.
All’aperto in pieno campo: atreplice, bietole da orto, bietole da coste, finocchio precoce, ravanello, cavolo navone, scorzobianca e scorzonera.
Trapianti in orto
Con luna crescente trapiantare: cavolo cappuccio, indivia riccia, lattuga estiva, scarola, sedano, melanzana, sedano, cavolo broccolo, peperoncino, melone, zucca comune, cetriolo.
Il momento giusto per trapiantare le verdure? Aiutati con Tomappo (scarica l’ app per Android o pure registrati gratuitamente e prova la nostra applicazione per PC).
Raccolte nell’orto
Aglio, basilico, bietola da costa, carota, cavolo cappuccio, cipolla bianca, lattuga, pisello, prezzemolo, ravanello, spinacio, rucola, agretto, erba cipollina.
Sovesci e concimazioni verdi
Sovesciare la senape.
Altri lavori
Preparazione del nuovo compost nella compostiera. Essa non va svuotata completamente per evitare di perdere la flora batterica. Purtroppo con la stagione calda è più facile che si sviluppino odori sgradevoli dal compost dei residui freschi della cucina. Per evitare questo problema è necessario acquistare del biochar, il carbone vegetale che si usa come ammendante, che ha una efficace attività di riduzione degli odori. Ogni volta che la compostiera spande odori molesti basta spargerne uno strato sulla superficie della compostiera.
È tempo per iniziare la moltiplicazione vegetativa di salvia, rosmarino e fragole. Per le fragole in particolare immergere gli stoloni in vasetti di terra in modo che radichino.
Rincalzare le patate. Potare il melone e l’anguria per renderli più precoci e produttivi. Moltiplicare per talea legnosa salvia e rosmarino.
Lo sapevi che …
Il mese di Giugno è il primo mese estivo per noi ma nell’emisfero australe è invece il primo dell’inverno. Il suo nome deriva da Giunone, dea legata al ciclo lunare, alla femminilità e alla riproduzione. Bene, questo per introdurre l’argomento che è tempo per “sfemminellare” i pomodori, vocabolo poco felice ma operazione invece necessaria per dare vigoria alla fruttificazione della pianta. Si tratta di una operazione semplice, detta anche scacchiatura, e consiste nel togliere i ricacci prodotti nel punto dell’ascella fogliare dei pomodori indeterminati, o anche definiti rampicanti. Stando attenti a non tagliare invece la punta della pianta, che è anche la parte da dove sta crescendo. Quella si toglierà invece una volta che avrà raggiunto il massimo dell’altezza consentita dal bastone di sostegno e non oltre la fine di agosto, per lasciare più energia a tutta la pianta che così può finire di maturare i frutti restanti.
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