La concimazione naturale ossia il sovescio è un vecchio metodo biologico di fertilizzazione, in cui seminiamo le piante che crescono rigogliosamente e rapidamente e sviluppano un’abbondante massa verde. Questa massa viene successivamente interrata nel terreno e di conseguenza migliora la fertilità del suolo.
Per proteggere i microrganismi del suolo, dobbiamo assicurarci che il terreno dell’orto non sia mai scoperto, esposto al sole, alla pioggia e al vento, che distruggono la qualità del suolo. Il terreno tra gli ortaggi viene protetto con una pacciamatura, mentre sulle aiuole vuote seminiamo piante per il sovescio. Le più adatte sono quelle che germinano e crescono velocemente, per cui in poco tempo formano molta massa verde, che ricopre e protegge il terreno.
Vantaggi del sovescio
Le piante di sovescio proteggono il terreno dalle condizioni meteorologiche avverse, con le loro radici penetrano negli strati più profondi del suolo e portano in superficie minerali e nutrienti risciacquati. Allentano e arieggiano il terreno e quindi migliorano la sua struttura, arricchendo il terreno con humus, che fornisce alle piante nutrimento sufficiente. Le piante sono quindi forti e sane e più resistenti agli stress rappresentati da condizioni meteorologiche avverse e attacchi di malattie e parassiti. Per l’ultimo, ma non meno importante, va detto, che gli ortaggi rendono più sani anche noi, perché coltivando l’orto passiamo molto tempo all’aria aperta e il nostro piatto è pieno di verdure sane e svariate.
Le piante che in coesistenza con batteri specifici riescono a legare l’azoto dell’aria alle radici e convertirlo in una forma accessibile alle altre piante appartengono alle leguminose. Tra queste ci sono l’erba medica, che è abbastanza resistente alla siccità. Si tratta di un trifoglio perenne con radici profonde che migliorano la struttura del suolo. Un ricco raccolto di massa verde, tuttavia, contribuisce alla migliore fertilità del terreno.
Con ogni pianta per il sovescio otteniamo vantaggi specifici. Per esempio, le radici dense e profonde del rafano oleifero allentano il terreno e ne impediscono il dilavamento. Le radici delle leguminose (come il trifoglio) sono abitate da batteri che legano l’azoto dall’aria e arricchiscono il terreno con esso. La facelia e la senape bianca invece, con le secrezioni delle loro radici respingono i parassiti del terreno (nematodi).
Come realizziamo questa concimazione naturale?
- Seminare. Su una o più aiuole, che altrimenti rimarrebbero vuote, seminiamo piante che crescono velocemente e rigogliosamente, in modo che in breve tempo sviluppino una fitta coltre verde. Questa coperta proteggerà il terreno dal caldo estivo e dalle piogge autunnali e impedirà la crescita delle erbacce.
- Falciare. Se abbiamo seminato le piante per il sovescio in primavera o in estate, saremo in grado di falciare il verde dopo circa sette settimane (se è più alto di 15 cm).
- Interrare. Interriamo la massa falciata sull’aiuola dove crescevano le piante o sulle altre aiuole.
Col tempo il verde si sgretolerà e con questo aumenterà l’attività microbiologica nel suolo, che comunque è stata alta anche durante la crescita delle piante per il sovescio. Inoltre, aumenterà il contenuto di humus. A causa dell’abbondanza di materia organica, il terreno diventerà più fertile, più arioso e manterrà più umidità.
Con il sovescio autunnale invece non c’è bisogno di seppellire le piante, poiché le distruggerà il primo gelo autunnale. Nonostante questo, il verde sulle aiuole sarà benefico per il suolo e lo proteggerà durante l’inverno.
Altri metodi biologici di fertilizzazione:
Esempi di sovescio
A maggio e giugno, dopo la raccolta di cavolo rapa precoce, carota, ravanello e cipolla, seminiamo bianco di maggio. Il “concime verde” cresce rapidamente e dopo sette settimane lo falceremo e lo incorporeremo nel terreno. A luglio continueremo a seminare e trapiantare gli ortaggi: carote, cavoli cinesi, ravanelli neri, verze, rapa di Milano, indivia.
Le piante per il sovescio possono essere seminate anche da fine agosto a fine settembre, quando molte aiuole sono già vuote. All’arrivo della prima gelata, che le distruggerà, le piante saranno già cresciute abbondantemente. In primavera le interreremo nel terreno e continueremo con la semina di primi ortaggi. Il terreno avrà una buona struttura, sarà sufficientemente umido, permeabile, ricco e vivo.
Piante adatte al sovescio
Le piante adatte al sovescio sono quelle che crescono su qualsiasi terreno, poiché spesso vengono seminate dove il terreno è povero e stanco. Quali sceglieremo, però, dipende principalmente dal tipo di terreno.
FACELIA cresce molto rapidamente e durante la fioritura abbellisce l’orto e rappresenta abbondante pascolo per api. Inoltre, le secrezioni delle sue radici respingono i nematodi. Poiché non è correlata a nessun ortaggio, dovrebbe essere presente regolarmente nella rotazione delle colture.
RAFANO con radici fitte e profonde scioglie e arieggia il terreno, oltre a prevenire lo sviluppo di nematodi del suolo e la diffusione delle erbacce.
TRIFOGLIO INCARNATO, TRIFOGLIO ALESSANDRINO e TRIFOGLIO PERSIANO danno una ricca massa verde, arricchiscono il terreno con azoto e lo lasciano leggero.
SENAPE BIANCA sopprime perfettamente i nematodi del suolo. L’effetto migliore si ottiene se la seminiamo in luglio e agosto.
Possono essere utilizzari anche grano saraceno, frumento, orzo ed erba medica. Si trovano anche miscele di queste piante, pronte per la semina per il sovescio.