Le erbe aromatiche sono piante generose: sono facili da coltivare, offrono foglie e fiori utili, ma anche colori variopinti da combinare in giardino e nell’orto.
Provando a guardarle da una prospettiva diversa, infatti, vale a dire come piante ornamentali e non mangerecce, anche queste specie fioriscono e hanno foglie interessanti. Possono essere quindi inserite in giardino in composizioni con altre erbe e arbusti, o formare siepi divisorie di taglia medio-bassa (rosmarino, lavanda, santolina).
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La famiglia delle Lamiaceae
La famiglia di erbe aromatiche per eccellenza è quella delle Lamiaceae o Labiatae. È una famiglia vastissima come numero di specie complessive, a cui appartengono salvia, rosmarino, origano, maggiorana, santoreggia, menta, timo, melissa, issopo…
La caratteristica di questa famiglia botanica è quella di produrre infiorescenze (fiori composti da più fiori singoli) simili a spighette con fiori labiati o bi-labiati, cioè formati da un labbro superiore e un labbro inferiore, da cui il vecchio nome della famiglia Labiatae. Queste infiorescenze risultano molto appariscenti soprattutto quando raccolte in grandi masse, ma anche il fogliame delle piante di questa famiglia può risultare già di per sé decorativo.
All’interno delle Lamiaceae il genere botanico che permette di spaziare maggiormente tra forme e colori è il genere Salvia, che comprende più di 900 specie nel mondo, a cui vanno aggiunti ibridi e varietà coltivate! Solo in Italia ne esiste una ventina di specie tra spontanee e naturalizzate; in più vanno conteggiate tutte le salvie in vendita nei vivai italiani.
Fiori
Abbiamo quindi a disposizione una diversità eccezionale da combinare con altre piante in giardino e nell’orto; non fermiamoci alla salvia da cucina (Salvia officinalis)!
Molto usate nelle bordure di piante erbacee perenni sono le numerose varietà da fiore di Salvia nemorosa e Salvia pratensis, a fioritura primaverile, che provengono da habitat di prato. Con la popolare S. nemorosa ‘Caradonna’, dalle spighe erette viola scuro, si può creare un ottimo contrasto con il verde chiaro della graminacea Stipa tenuissima e il lilla di Nepeta ‘Six Hills Giant’, mentre Salvia pratensis ‘Rose Rhapsody’ dalle spighette rosa ben si presta a crescere vicino a piante a foglia grigia come le artemisie, o a fiori viola come gli Iris.
Per le fioriture estive si punta sulle salvie delle specie Salvia greggii e Salvia microphylla, disponibili nei vivai di erbacee perenni in quasi tutti i colori dell’arcobaleno.
Creano bellissime macchie di colore se piantate in gruppi di 3-5 piante; attenzione alla rinomata varietà ‘Hotlips’ dai fiori rossi e bianchi, di cui basterà quasi sempre una sola pianta in giardino, perché un suo cespuglietto può occupare senza fatica 1 metro quadrato di superficie!
Per i più temerari ci sono le salvie di climi miti, che nell’Italia settentrionale possono non superare l’inverno e necessitano quindi di una posizione ben esposta al sole e riparata da venti freddi, oltre che di una pacciamatura invernale al piede. Salvia ‘Amistad’ e Salvia guaranitica sono tra queste, con le loro appariscenti spighe viola e la loro taglia di oltre 1 m di altezza, e pure la spettacolare Salvia leucantha con spighe bianco-violetto; meritano una posizione da primedonne in un angolo del giardino dove ci sia abbastanza spazio per loro.
Foglie
Da non dimenticare le foglie, che nelle salvie possono risultare molto decorative. La salvia da cucina è già un’ottima pianta ornamentale, per la forma del cespuglio e il colore del fogliame; combinata per contrasto a foglie molto diverse per forma e tessitura, darà un effetto sorprendente: per esempio in un’aiuola bella e utile potremo accostarla a qualche zucchina, alla Nigella damascaena che si dissemina facilmente dappertutto, all’origano aureo e a una ginestra a fiore bianco, rosa o giallo Cytisus praecox (che fiorisce a inizio primavera senza eventualmente interferire con il colore della fioritura della salvia).
La salvia da cucina ha inoltre cultivar con foglie dalle sfumature purpuree o dalle variegature bianche o gialle: sono Salvia officinalis ‘Purpurascens’, ‘Tricolor’ e ‘Icterina’, che si abbinano perfettamente a fioriture rosa-violetto come erba cipollina e aglio a palla (Allium ‘Gladiator’).
Da provare anche Salvia argentea, con le sue foglie pelose e tondeggianti, adatta a terreni molto drenati e soleggiati, magari in una composizione tutta sui toni del grigio, bianco, rosa e magenta.
Infine come non ricordare l’amata Salvia elegans o salvia ananas, l’ultima a fiorire nella stagione dell’orto-giardino: a novembre è un’inaspettata esplosione di fiori rossi; le sue foglie si possono usare in macedonie e cocktail per l’aroma di ananas che sprigionano.
Collezionisti di salvie
Le salvie ornamentali si reperiscono presso i vivai specializzati in piante erbacee perenni.
Per i più appassionati il libro “Mille salvie” della collezionista Elisa Benevenuti, edito da Maestri di Giardino, sarà una risorsa inesauribile di informazioni su questo variopinto e aromatico mondo.
L’autrice di questo articolo è Elisa Tomat, agronoma e garden designer.
Elisa Tomat Garden Design è uno studio di progettazione e realizzazione di giardini e terrazzi.