In primavera sorge spontaneo l’impulso di acquistare nuove piante aromatiche. Come resistere a quelle verdissime e profumatissime erbe in vaso tutte diverse che i vivai e i garden centres mettono in bella vista sui loro banconi da marzo-aprile in poi?
La primavera è in effetti il momento giusto per ripopolare il “parco aromatiche”. Da un lato è il periodo in cui nel mondo vivaistico ridiventano disponibili queste piante (perché sono state appena propagate), dall’altro è la stagione giusta per le piantagioni, in particolare per le specie di origine mediterranea come rosmarino e timo, che non amano il freddo umido invernale.
Tipo di crescita e ciclo vitale
Le piante aromatiche sono suffruticose come il rosmarino – che sviluppa rami legnosi nella parte inferiore e steli erbacei in quella superiore – o erbacee come l’origano selvatico (Origanum vulgare), che in inverno perdono completamente la parte aerea e rivegetano dalla base la primavera successiva.
Le suffruticose si potano in genere dopo la fioritura per mantenerne la forma e la compattezza. Le erbacee ripartono ogni anno da zero con la vegetazione e a fine stagione si può quindi rimuoverne tutti gli steli secchi fino alla base. In entrambi i casi si tratta di piante perenni, che vivono più di due anni, ma non eterne!
Alcune aromatiche possono essere annuali, cioè vivere soltanto una stagione vegetativa nel nostro clima temperato freddo, e richiedere quindi di essere acquistate ogni anno come accade per il basilico.
Sul ciclo di vita di alcune erbe aromatiche troverete informazioni contrastanti: a volte annuali, a volte perenni o bienni, come il finocchietto selvatico. Sarà l’esperienza a dirvi come la pianta si comporta (il finocchietto è di norma perenne).
Perché è importante conoscere il ciclo vitale di un’erba aromatica? Per sapere come farne la manutenzione e per capire per quanto tempo essa occuperà una determinate posizione nel nostro orto-giardino.
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Come scegliere quelle più adatte?
Come scegliere tra le tante aromatiche disponibili quelle più adatte al nostro spazio? Per prima cosa considereremo naturalmente quali erbe aromatiche ci servono per davvero. Quali utilizziamo nella nostra cucina? Quali tutto sommato non ci piacciono?
E’ il caso di fare alcune valutazioni prima di lanciarsi in acquisti compulsivi.
Dal punto di vista della coltivazione considereremo poi una serie di fattori.
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L’esposizione al sole
La maggior parte delle erbe aromatiche più diffuse è costituita da piante di origine mediterranea, quindi che necessitano di un’esposizione in pieno sole. Salvia, rosmarino, timo, origano, issopo amano il sole e il caldo. Questo significa che anche il drenaggio dell’acqua è importante: un terreno argilloso che rimane zuppo d’acqua per molti giorni dopo una pioggia non è l’ideale per specie adattate a crescere in climi siccitosi. Se nel nostro orto-giardino non abbiamo uno spazio disponibile in pieno sole, non vale la pena che forziamo queste piante in un angolo umido e ombroso pur di averle. Non cresceranno mai felici.
Altre piante aromatiche stanno anche al sole, ma tollerano o preferiscono situazioni di mezz’ombra, in cui sono riparate dal forte sole estivo del pomeriggio: per esempio il dragoncello, l’aneto, la melissa, il basilico.
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L’acqua
Un altro fattore da considerare sono le esigenze idriche delle piante. Le piante aromatiche da pieno sole hanno in genere bisogno di pochissima acqua una volta affrancatesi in piena terra (una volta cioè sviluppate le loro radici nel terreno), per cui le stesse che preferivano una posizione in pieno sole richiedono anche poca acqua, se sono piantate nel terreno e non in vaso. Timo e issopo, per esempio, sono molto resistenti alla siccità, tanto che si possono usare in giardino per angoli sassosi e asciutti.
Le erbe da mezz’ombra richiederanno in media più acqua delle cugine da pieno sole. Non pensate di passare un’estate senza irrigare qualche volta un basilico o un aneto!
Valutate quindi se avete l’acqua a portata di pianta e se siete disposti a irrigare al bisogno.
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Le dimensioni delle piante
La dimensione finale che raggiungono le diverse piante aromatiche è un altro importante fattore da considerare per capire se e come piantarle nel nostro orto-giardino o nei nostri vasi. Quanto spazio abbiamo? Un rosmarino di qualche anno di età può crescere anche 1,5 m sia in larghezza che in altezza. Un timo strisciante può occupare pochissimo spazio alzandosi in altezza di 15-20 cm, inserendosi per esempio tra le fughe di un camminamento in lastre di pietra o in cemento (scalzando, tra l’altro, erbe infestanti meno gradite).
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Attenzione a quelle invasive
Infine il tipo di crescita: alcune piante aromatiche tendono a diventare invasive in piena terra, allargandosi a macchia d’olio, in particolare menta e melissa. Queste specie vanno quindi piantate in angoli dove non c’è altro, ma c’è anzi bisogno di una veloce copertura del terreno, oppure in vaso.
Consulenza per non esperti
In conclusione per le esigenze complessive che hanno in termini di sole, acqua e terreno, alcune erbe aromatiche sono facili da coltivare anche per i non esperti, mentre altre richiedono maggiori accortezze.
Se volete iniziare con la vostra prima pianta aromatica, evitate aneto (Anethum graveolens), salvia ananas (Salvia elegans), erba oliva (Santolina viridis) e timo limone variegato (Thymus citriodorus ‘Aureus’). Provate invece – al di là delle comuni salvia e rosmarino – origano e maggiorana (Origanum vulgare, Origanum majorana), dragoncello (Artemisia dracunculus) ed erba cipollina (Allium schoenoprasum).
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Erbe aromatiche di primavera – 3. parte: non solo buone ma belle
L’autrice di questo articolo è Elisa Tomat, agronoma e garden designer.
Elisa Tomat Garden Design è uno studio di progettazione e realizzazione di giardini e terrazzi.